La Mia Mammma

Questo blog ĆØ tra le altre cose un tributo alla memoria di mio papĆ , Giuseppe (Beppe) Viarengo, un modo per celebrare la sua passione per lāArte Bianca e la sua ossessione per la qualitĆ , per fare bella figura, e per soddisfare i clienti. Le lezioni di vita che ho imparato da lui lavorando nel panificio di famiglia richiedono un articolo a parte. In questa pagina voglio parlare del motore diesel e indistruttibile che stava dietro a mio papĆ e al successo che ha avuto nella sua vita: mia mamma, la Nonna Laura (Gianotto).
Questāarticolo ĆØ molto personale, lo scrivo più per me e per i miei figli che per il blog, ma mi fa anche piacere condividerlo con voi appassionati che seguite le nostre ricette, ringranziandovi in anticipo per la lettura.
Mammma con Tre M
Mia moglie Paola mi prende in giro per come pronuncio la parola mammma con tante mmm. Ah!! Le mamme Italiane e i figli di mammma altrettanto Italiani.
SƬ, io sono un figlio di mammma, anche se sono andato via di casa piuttosto presto per gli standard Italiani e viviamo a 10,000 Km di distanza dal 1998.
Come dicevo, se mio padre era il leader tutto passione dellāazienda familiare, mia mamma era il motore the faceva andare avanti le cose.
Dal preparare il negozio dalle sei di mattina per lāapertura, al servire i clienti in mezzo al banco tutto il giorno, al preparare focacce, pizze, pane, dolci, quando ce fosse bisogno, cucinare per la famiglia e i dipendenti che si fermavano a mezzogiorno o lavoravano tardi la sera. Non so come facesse a trovare il tempo per cucinare ma non mi ricordo di aver mai mangiato un piatto comperato fuori in quindici anni di attivitĆ nel panificio, pranzo e cena. E il condividerlo con i dipendenti era un poā come il modello implementato da Google trenta anni dopo e che ha fatto tanto scalpore (I dipendenti di Google mangiano gratis nei ristoranti della ditta).
Ma le responsabilitĆ non finivano nel panificio. Bisognava chiudere i conti ogni sera, portare lāincasso in banca il giorno dopo, e far quadrare i conti con il commercialista a fine mese. Ogni giorno almeno sedici ore di lavoro pieno.
Ho talmente tanti bei ricordi e cose che ho imparato in quegli anni vedendola lavorare cosƬ sodoā¦.
A quei tempi, come tanti adolescenti, non me ne rendevo conto ma col tempo ho imparato ad apprezzare le lezioni non insegnate ma vissute negli esempi di tutti i giorni.
Le Radici
Mia mamma ĆØ la seconda di tre sorelle nate e cresciute in una fattoria vicino a Mongardino (Asti). Il loro papĆ , mio nonno Vittorio che io non ho mai conosciuto, e la loro mamma nonna Maggiorina non si scoraggiarono certo nellāavere tre femmine in una fattoria con campi da coltivare vigne da zappare e animali da accudire. Fin dalla loro più tenera etĆ , il nonno Vittorio contava sulle tre sorelle come avrebbe contato su un qualsiasi altro fattore uomo. Sta di fatto che Renata, Laura e Rita sono diventate delle vere e proprie rocce. Non cāeā niente che le spaventi, lavorano con entusiasmo e tanta passione e guidano qualsiasi mezzo a traino o a motore.
Eccole qui dopo 70 anni
La zia Renata con i suoi tartufi e le sue semplici e commoventi poesie, la zia Rita con i suoi fiori e il suo amore per gli animali, e la Nonna Laura che tutt’oggi a 76 anni e’ ancora attiva, sempre in giro tra Asti, Genova e la California e quando ha tempo, aiuta la sorella Rita nel negozio di fiori. Eccola tutta orgogliosa sul giornale in qualita’ di fiorista
Gli Esempi e Insegnamenti
Certo non eā possible raccogliere in una paio di pagine tutto quello che ho imparato da mia mammma, ma ecco alcune delle lezioni principali delle quali sono consapevole.
Lavora Sodo, Fai Bella Figura e non Lamentarti
SarĆ per questo suo passato in fattoria, sempre a lavorare sodo, che non ho mai sentito mia mamma lamentarsi per il lavoro. Se cāeā qualche cosa da fare si faā e basta. Anzi si faā e si cerca sempre di fare bella figura, con il sorriso sulle labbra.
CuriositĆ ed Entusiasmo
Mia mammma ha un entusiasmo incredibile per tutto quello che ĆØ creare. Dal cucinare, al cucito, allāorto, al giardinaggio, e tutto quello che richieda manualitĆ . Le piace provare, curiosare come fanno gli altri, imparare e perfezionare.Ā La dovreste vedere al computer che segue le nostre vicissitudini su internet, parla con i nipoti americani usando Skype (teleconferenza), o con il suo inseparabile iPhone mentre va in giro per il paese a fare vedere i video di Luca e Laura su YouTube a parenti e amici. Ogni due o tre mesi mi chiama e mi chiede āma questo che ho eā proprio lāultimo modello dellāiPhone, mi sembra di aver sentito alla televisione che ce nāeā uno nuovo con più funzioni???ā He he. Vuole essere sicura di non perdersi le ultime novitĆ .
Oppure quando passa davanti ad una vetrina di una pasticceria o panificio, o mangia in un ristoranteĀ ed ammira il talento culinario degli altri.
CuriositĆ ed Entusiasmo in tutto.
La vedrete presto allāopera su questo blog perchĆ© le voglio far registrare qualche video ricetta delle sue.
Leadership
Questa frase lāho sentita tante volte nel forno ai Macelli di Soziglia: āPer fare lavorare gli altri devi lavorare tu di piùā āSe vuoi farli andare veloce, devi accelerare tuā.
Più che una frase, un vero e proprio modo di trainare il team intorno a sé, un motto messo in pratica in ogni circostanza.
In altre parole, non chiedere di fare agli altri quello che non sei disposto a fare tu. Questa ĆØ una grande lezione di leadership che applico tuttora nel mio lavoro. Altro che Master in Business Administrationā¦
Pelle Spessa
Mia mammma ha la pelle spessa (mi sa che questo eā un modo di dire Americano più che italiano, to have a thick skin). SarĆ per quello che ho scritto sopra, ma mia mammma ha imparato nella vita a non prendersela troppo. Come dice lei, ānon dare uno schiaffo a ogni mosca che volaā. Magari si tiene tutto dentro e non lo sapremo mai, ma questāatteggiamento lāaiuta a passare momenti tesi o di lavoro duro senza drammi, senza tensioni.Ā Ecco perchĆ© la descrivo come un motore diesel, un motore con prospettiva di lungo termine, ad alto chilometraggio che gira lento ma con tanta forza. Di questi tempi ci comportiamo spesso come motori a due tempi, vogliamo tutto subito, in fretta, e andiamo troppo su di giri. Mia mammma mi ha insegnato con lāesempio a vivere la vita senza troppe ansie e drammi.Ā Certo non ĆØ sempre facile ma lavorandoci coscientemente, eā possibile.
I Detti della Mammma
Ecco alcune delle frasi favolose di origine piemontese che avrò sentito mille volte nella mia vita e che adesso sentono ripetutamente anche i miei figli:
Muoviti Viarenghino che il tempo manca alla fine
Un classico, ma sempre molto vero, specialmente per i procrastinatori come me. Invecchiando sto apprezzando sempre di più questo modo di dire e ne sto raccogliendo il senso più profondo e mi aiuta a  vivere ogni giorno cercando di dare il meglio di me stesso, che di raccogliere e sfruttare ogni occasione in modo da non aver rimpianti in futuro.
Chi si ferma ĆØ perduto
Il lavoro nei panifici ĆØ duro, specialmente sotto le feste. Ho questa immagine nella memoria di mia Mammma, mia sorella Marina ed io che ogni tanto ci prendevamo una pausa, magari la sera alle otto dopo una giornata intera di lavoro mentre aspettavamo che i panettoni alti genovesi lievitassero e fossero pronti per la cottura. I pochi minuti di pausa erano interrotti immancabilmente da questa frase: āChi si ferma ĆØ perdutoā spesso accompagnata da ādai che il tempo manca alla fineā
A fare i lavori bene o farli male ci vuole lo stesso tempo
Quando io o mia sorella facevamo un lavoro di malavoglia o senza passione, questa era la frase che ci ricordava che quando si fanno le cose con cura e passione il tempo passa più in fretta, i risultati sono migliori e danno più soddisfazione. Ancora una volta, si tratta di fare bella figura e sentirsi meglio con se stessi alla fine.
Vai a piedi finchƩ porti le orecchie
A proposito di fare i lavori senza voglia⦠quando mi comportavo male, mi veniva vietato il motorino o la vespa con questo monito.
āSe ātpios nan at cugi da bandaā
Questo ĆØ difficile da tradurre. Anche in piemontese non ha molto senso. Mia madre lo dice quando una cosa non mi piace. Letteralmente significa āse non ti piace, sdraiati al suo fiancoā. Penso sia un poā come dire āFai buon viso a cattiva sorteā o qualche cosa del genere.
āFa che ātnabiā
Fattelo bastare. Fattelo piacere. Coerente con la filosofia di non lamentarsi.
āOe dai el gir da cuaā
Quando le chiedi come ha fatto a cucinare una cosa cosƬ buona, la risposta ĆØ āgli do un giro con la codaā⦠tuttāoggi non so cosa significhi. Penso non lo sappia nemmeno lei, lo sentiva da sua nonna Ieta e lo ripeteva a noi. Inizierò ad usarlo con i miei figli.
Poi ce ne sono una valanga di quando ero proprio bambino. Questi i miei figli Americani li sanno persino pronunciare in piemontese.
āArda ne!!ā
Guarda cheā¦
āAn bit a botiā
Guarda che le prendiā¦
āSta cituāā
Stai zitto
Il Recapito
Dopo aver passato quaranta anni a Genova, ora mia mammma vive di nuovo ad Azzano dāAsti, il paese di origine di mio padre dove vive anche mia sorella Marina. Mia mammma e’ anche molto attiva su Facebook e se
per caso la incontrate di persona o online, presentatevi e chiedetele āMa sei sicura di avere proprio lāultimo modello dellāiPhone???ā e poi prima di salutarla ricordateleĀ ādi tenere il criceto sulla rotella in moto, non in letargoā, lei capirĆ .
Viva la Mammma
Quando eā mancato mio papĆ non ho avuto modo di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me e per quello che mi ha insegnato. Penso che i genitori queste cose le sentano, però mi ĆØ rimasto il rammarico di non aver avuto quellāultima conversazione, o lāoccasione per scriverglielo.
CosƬ su questāaereo che mi riporta a casa da un lungo viaggio di lavoro in giro per gli USA e lāEuropa mi ritrovo un poā melanconico a scrivere questa pagina di puro affetto tra il commosso e il divertito.
Grazie Mammma, ti voglio bene!
Vittorio
superbo contributo! tanto figlio di tanta mammmma!!
Mi hai fatto piangere. Grazie!
[…] e’ dietro l’angolo e approfittando della presenza della nonna Laura, abbiamo fatto due colombe pasquali con il lievito di birra seguendo la ricetta che trovate […]
[…] la conoscete tutti la mia mammma (si’ con 3 m), la nonna Laura che avete visto in tante delle nostreĀ e delle sue […]
[…] del 2004 delle nostre vacanze in Italia. Eravamo ad Azzano d’Asti dove vivono mia sorella e mia mamma e con il suo aiuto e quello di altre simpaticissime ed attivissime vecchiette del paese abbiamo […]